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Castello di Capestranoright

a Capestrano

 

 

Capestrano è un grazioso centro che sorge sull'antica necropoli di Aufinium nell'alta

valle del Tirino. Il paese si sviluppò tra l'XI e il XII secolo intorno alla torre di difesa, acquisendo, in seguito, l'aspetto di borgo fortificato. Domina la piazza centrale il castello: costruito tra il XV e il XVI secolo e oggi sede del Municipio, è appartenuto a numerose famiglie nobili, come gli Acquaviva, i Piccolomini e, dai Medici. Caratteristico è il cortile interno a forma triangolare con un antico pozzo, poligonale all'esterno, circolare all'interno, con due colonne collegate da architrave. Capestrano è menzionato per la prima volta in una donazione del 1284 fatta da Carlo I a Riccardo d' Acquaviva.

Successivamente passò nelle mani di Pietro conte di Celano, che edificò il castello vero e proprio intorno all'antica torre, baluardo a difesa dagli attacchi dei briganti e delle numerose compagnie di ventura che scorrazzavano nel territorio. Il borgo, insieme al castello, era protetto da una forte cinta muraria che ha permesso alla popolazione di resistere, nel 1423, all'assedio di Braccio da Montone e, nel 1528, a quello di Pietro Navarro. A metà del XV secolo il maniero passò ai Piccolomini di cui è ancora visibile lo stemma sul portale d'ingresso posto a nord-ovest: cinque mezze lune sormontate da una corona. Antonio Piccolomini lo ampliò, rafforzandolo, con due bastioni circolari posti ai lati e un fossato che correva lungo le mura, secondo la tipologia di altri castelli della famiglia presenti in area marsicana, come Ortucchio e Balsorano. Nel XVII secolo il castello, venduto nel 1579 ai Medici di Firenze, fu governato da Alessandro Tassoni, mandatovi dal principe Francesco de Medici. Nel corso dei secoli, l'edificio ha subito notevoli trasformazioni, passando da fortezza a palazzo residenziale. Più grave e dannoso di tutti è stato il "restauro" effettuato nel 1924, quando furono aperte nelle mura cinque grosse finestre, oltre un ampio ingresso, per la nuova sede municipale, il che ha reso inutilizzato l'accesso originario, che pure si affaccia sulla piazza d'armi. Dove attualmente sorge il convento di San Giovanni, anticamente vi era un altro castello, probabilmente eretto dal re longobardo Desiderio. I suoi ruderi divennero

1°Veduta dal Castello

2°Veduta dal Castello

il luogo di ritiro di colombi e per questo gli fu attribuito il nome di colombaio (Palumbaria).

Oltre che per il ritrovamento, nel 1934, del celebre Guerriero di Capestrano, stele funeraria risalente al VI secolo a.C. ora al Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il paese è noto per aver dato i natali, nel 1385, a San Giovanni da Capestrano. Nel 1413 il santo fu inviato a Perugia dal re di Napoli, Ladislao, come giudice della Vicaria, per esservi poi nominato luogotenente. I perugini, a loro volta, lo mandarono come messaggero di pace dai Malatesta, che tuttavia lo fecero prigioniero e lo rinchiusero nel castello di Brufa. A seguito di questa triste esperienza egli vestì l'abito francescano e, nel 1455, Papa Callisto III lo incaricò di recarsi in Alemagna e Ungheria a predicarvi la Crociata. A maggio, in occasione delle celebrazioni, in onore del santo, Capestrano organizza un corteo storico, con la partecipazione anche di una rappresentanza dell'ambasciata d'Ungheria di Roma, che dal Castello Piccolomini raggiunge la 


basilica di San Giovanni. La manifestazione viene ripetuta il 23 di ottobre, dies natalis del santo. In luglio il borgo antico torna a vivere i colori, le atmosfere e i profumi del Medioevo attraverso Medievalia, la manifestazione durante la quale, accanto all'esibizione di giocolieri e musici, si tiene un palio e che si conclude con una cena medievale nelle sale del castello. Qui, con costumi e arredi dell'epoca, sono rievocate le nozze del conte Piccolomini con la duchessa Maria d'Aragona, avvenute nel 1446.

 

COME ARRIVARE

In auto Da Roma: autostrada A24, uscita Aquila Ovest, prendere la SS 17 in

direzione Navelli, girare a sinistra (40 km daL',Aquila).

Da Pescara: autostrada A25, uscita Popoli, SS 17 in direzione Bussi sul

Tirino.

Per informazioni:    http://www.comunedicapestrano.it


 

 

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