Quest'anno il tempo è inclemente,
siamo arrivati il giorno 20 giugno 20120, sotto l'acqua e oggi è il primo giorno
che non piove. Sono le 10 e sono seduto al primo sole estivo,a Pescara, in
Piazza Salotto. Io sono restio a entrare e uscire dai negozi, anche se ci sono
gli sconti e lascio la mia dolce metà galoppare a briglia sciolta. L'ho vista un
attimo fa, uscire dal negozio della Miṛ con un pacchetto in mano e tuffarsi
nella libreria Artigianelli a caccia dell'ultimo libro da leggersi. D'estate poi
ne legge quasi uno ogni tre giorni e i giorni di ferie sono tanti e lei si
rifornisce. La temperatura è gradevolissima, l'orologio della Caripe alle 11,12
segna una temperatura di +23 gradi. Piazza salotto non è molto affollata e i
pochi che riesco a vedere vicino alla mia panchina sono due vecchietti che con
il loro nipotino, sbriciolano del pane secco ai colombi che si fanno loro
intorno. Quei poveri colombi! Quelli che sembra che nessuno li ami e che nelle
città vengono perseguitati in tutte le maniere, perfino con l'eliminazione
fisica, qú ricevevano tanto di quel cibo da "rifarlo" immediatamente..., Si li
osservavo attentamente e oggi voglio spezzare una lancia in loro favore.
D'accordo, sporcano i monumenti con le loro indiscrete produzioni organiche, ma
questo non scandalizza più di tanto, la colpa più grave di cui si macchiano è di
imbrattare il feticcio tecnologico della più fervida e universale religione del
nostro tempo. Alludo, l'avrete già capito, al culto dell'automobile, in nome
della quale si chiede a gran voce il pogrom dei colombi che non la rispettano
come dovrebbero, sporcandola spesso vistosamente. Pure, cosa sarebbero certe
piazze dei nostri centri storici, come piazza San Marco a Venezia, senza queste
creature alate che volteggiano e atterrano sulla testa e sulle spalle dei
bambini lieti di offrire loro del becchime? Molte volte, seduto a un caffè di
quella splendida piazza, magari mentre i mori battevano le ore, ho avuto
l'occasione di osservare questa deliziosa scenetta, che faceva di ogni bambino
un emulo di San Francesco che predica agli uccelli. Ma, continuando nella mia
arringa di improvvisato difensore d'ufficio, vi chiedo se lo sapete che i
colombi formano delle coppie fisse e che i coniugi si riconoscono di persona tra
mille e che partecipano entrambi, come una buona famigliola, all'allevamento dei
piccoli? Inoltre, le manovre del corteggiamento hanno da sempre attirato la mia
attenzione, e le ho spesso seguite con divertimento da quel tavolino sulla
piazza, sorbendomi un aperitivo o un caffè. Vi descrivo brevemente la peripezia:
il maschio si mette a pedinare la sua bella, che zampetta via con sussiego, ed
entrambi, a tandem, compiono numerose giravolte, mentre lui fa
La rincorsa dei piccioni
glu-glu, aprendo di tanto in tanto le
penne della coda a ventaglio. Si potrebbe ben dire che si pavoneggi, certo con
risultati ben più modesti di quelli del suo emulo, che ha una coda molto più
dotata di disegni e di colori. Alla fine, quando lei decide di concedere i suoi
favori, la coppietta cessa la sua gimcana e i due si pongono petto contro petto.
Il maschio, con il collo ben teso verso l'alto, sovrasta, in atto di trionfo, la
sua conquista. Poi... si baciano, nel senso più proprio del termine. L'uno
inserisce il suo becco nel becco dell'altra, un'azione che simula e prelude
l'imbeccata dei piccoli, e che suggella, come tra gli umani, il fatidico ś. Il
tempo mi è passato velocemente e una voce mi riporta alla realtà, sottraendomi
alle mie fantasticherie amorose dei colombi, è Donatella che stracarica di
pacchettini mi invita ad andare a casa. Ho la macchina parcheggiata nella zona
di8 risulta, quella davanti alla nuova stazione ferroviarie, quello per
intenderci dove anche se si parcheggia per tutta la giornata si paga solo 1 euro
e cinquanta centesimi... una goduria per le mie finanze...
Pescara - Guardando verso la
Stazione Ferroviaria