a Chieti 2010
Chieti ha rivissuto i
santi misteri della Natività con il suo “Presepe vivente”, giunto alla
quindicesima edizione. Il presepe si snodava lungo vie e gli slarghi di un’ampia
zona del centro storico con i suoi “gioielli” antichi e architettonici, con 650
figuranti, 30 scene e le 32 associazioni che hanno contribuito a realizzarle,
sotto la regia e la guida dell’associazione culturale Teate Nostra guidata dal
presidente Luigi Di Gregorio che l’assessore alla cultura del Comune Carmelina
Di Cosmo ha ringraziato « per la passione e la caparbietà che pone in questa
difficile sfida organizzativa». La manifestazione si è svolta a partire dalle
ore 16 per finire alle ore 20,30 lungo il tradizionale tracciato cittadino, I
principali personaggi della “Natività” vengono interpretati da cittadini
teatini: San Giuseppe quest'anno è interpretato da Stefano Mammarella, studente
ventenne; la Madonna da Giorgia Perrucci, studentessa quindicenne; il volto di
Gesù bambino è dato dal piccolo (un anno e due mesi) Thomas Tacconelli; genitori
di Gesù bambino Giancarlo Tacconelli e Manuela Di Virgilio, entrambi impiegati.
L’ingresso nel mondo del presepe vivente era fissato in piazza Umberto I.
L’edizione di quest’anno - è stato sottolineato dagli organizzatori - porta
delle novità rispetto alla precedente: il ritorno della capanna della natività
in piazza San Giustino, l’accampamento romano con i cavalli ubicato in largo -
Piazza Rocchetti (dietro il Tribunale). Trenta, come detto, le scene che hanno
composto il presepe, tra momenti di vita quotidiana come la lavorazione del
ferro, della lana, del cotone e della terracotta; la preparazione del pane, la
tostatura del caffè o la preparazione di pasta e dolci con utensili antichi; tra
piccole trattorie all’aperto, con fuochi accesi e scene di vita di ogni giorno,
curiosi e fedeli hanno potuto rivivere anche scene più propriamente religiose
come l’annuncio a Maria, l’apparizione dell’Angelo a
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Osteria -
Pegaso
Antichi
mestieri |
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Giuseppe, il
Censimento, l’incontro di Maria ed Elisabetta, la nascita di Giovanni Battista e
Erode e i Magi. Oltre seicentocinquanta i figuranti,appartenenti a trentadue
associazioni, impegnati nella rappresentazione delle splendide e realistiche
scene, tutti in abiti tradizionali dell’epoca nonostante il freddo incessante.
Lo snodo del percorso partiva dall'ingresso, Piazza Umberto I, piazza de
Laurentis, largo Moricovo, largo Cremonese, via Mater Domini, via Solario,
piazza Malta, porta Pescara, largo Santa Lucia, via Toppi, via Arniense-ex
Pescheria, Auditorium Crocelle, piazza Rocchetti, piazza Vittorio Emanuele II.
La scala mobile ha funzionto per tutta la nottata così come i bus elettrici
della circolare con la collaborazione da parte di tutti ha consentito la
riuscita dell’avvenimento, che è stato seguito da tanti cittadini, provenienti
da tutte le parti dell’Abruzzo.
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